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Vorrei essere un granello di sabbia – We Free

Sono un ragazzo come tanti, con tanti pensieri, dubbi e incertezze, con tante debolezze ma con tante qualità, con tanti pregi insomma, sono un ragazzo normale. E’ da un paio di minuti che sono seduto su questa sedia con le ruote che cigolano, davanti al mio computer con lo sguardo fisso sullo schermo. Penso. Penso a quanto vorrei andarmene via. Vorrei essere da tutt’ altra parte rispetto a dove sono ora. Vorrei essere più tranquillo, vorrei non avere una ragazza con la quale litigo così spesso, sempre per lo stesso motivo, la gelosia. Vorrei che mio padre non avesse tradito mia madre, vorrei che mio fratello avesse usato lo sbaglio di mio padre per crescere, invece di commetterlo pure lui.
Vorrei tante cose ma alla fine quello che voglio non si avvera mai, non c’è mai niente che vada come dovrebbe andare, c’ è sempre qualcosa nel quale inciampare, e il più delle volte questo accade. Vorrei che fosse tutto diverso, vorrei poter cambiare quello che non mi piace ma sento che è una cosa troppo grande. Non sono in grado di fare una cosa del genere. Ci sono certe cose che non si possono cambiare o modificare, sono così punto e basta. Ma poi mi rendo conto che questi sono pensieri negativi e dovrei smettere di pensare in questo modo, dovrei farne soltanto di belli, bisogna essere positivi, devo riuscire a guardare il lato positivo, anche dove apparentemente c’è solo negatività. Devo riuscire a prendere una decisione drastica. E da quel momento cominciare a dare la svolta! Sono un ragazzo comune, come tanti altri, con dei dubbi, delle incertezze, delle insicurezze e dei problemi, ma come tanti altri, non ho fiducia in me stesso, penso che la mia vita sia il mio destino e non posso far altro che restare fermo e guardarla arrivare, come gli alberi guardano la pioggia e la grandine rompere e rovinare le proprie foglie e i propri frutti. Loro però non piangono come faccio io, loro non sentono il dolore come lo sento io. In questi momenti che cosa vorrei essere? Vorrei essere un granello di sabbia che si muove nell’ infinito del deserto, spostato dal vento caldo, senza avere una meta ben precisa così, senza dare spiegazioni ogni volta, senza sentirsi in dovere di fare o di dire qualcosa. Vorrei non sentire il dolore che mi provoca la convivenza con gli atri, vorrei essere una cosa, non una persona. “ Allora così vedresti che sarebbe diverso, vedresti che la vita così sarebbe molto, molto più semplice” .Mi dicono che nella vita bisogna imparare a darsi ascolto. Io lo faccio, ma i miei pensieri non sono tanto positivi. Sarò pazzo? Mi dicono che è soltanto un passaggio, l’adolescenza e che crescendo tutto questo passerà. Ma allora significa che non devo darmi ascolto, che non devo badare a quello che la mia testa pensa. “ Non ci sto più capendo niente.. mi devo ascoltare o no?” . Si sono pazzo , ne sono proprio sicuro. Mi riprendo da questi pensieri, ora sono davanti allo schermo del mio computer che scrivo. Adesso ho 24 anni… ne è passato di tempo … Adesso i miei pensieri sono cambiati ma per farlo ho avuto bisogno di un percorso molto particolare. Senza questo non sarei mai stato in grado di affrontare tutti i miei assilli. A te che leggerai, magari non avrai mai avuto i miei stessi tormenti ma sono convinto che ne avrai avuti altri, che lì per lì, ti sembravano montagne da scalare, ostacoli troppo alti da superare. Non so in che modo hai reagito, so soltanto come l ho fatto io. Io mi sono fatto sopraffare, schiacciare e il risultato è che ho perso sette anni della mia vita in giro, come un granello di sabbia, senza meta, ne obbiettivi, sogni ne speranze. Avevo solamente pensieri, sempre più astratti, confusi, meno concreti, sempre meno profondi e più contorti, fino ad abbandonarli tutti. Si, c’ero riuscito. Ero arrivato a smettere di pensare e mi annullavo ogni giorno.