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La voglia di provare

Ciò che è sbagliato ci attira. Facile dire di no, quando sei grande, quando hai realizzato tutto e sei diventato sicuro di te. Lei voleva vedere cosa ci fosse dall’altra parte. Non aveva paura lei, anzi, quel brivido era forse l’unica cosa che non la faceva pensare

La sua vita è stata molto piena fin da quando era piccola ma poi un giorno cambiò. Aveva tredici anni quando bevve e fumò per la prima volta. Niente le sembrò pieno, di colpo. Non più. Da quel momento quella sensazione le pervase tutto il corpo, la testa, i pensieri. Ma ovviamente non le bastava, perché sapeva che c’era di più. Lei aveva voglia di provare cose nuove, così un giorno provò una canna. Lo facevano tutti e non fu difficile uscire proprio con quella gente, con quello scopo. Era quello che voleva. Si sentì male ma volle provare ancora, e ancora, e ancora. Così iniziò a fumare tutti i giorni. Ce l’aveva fatta, la reggeva ormai. Dopo qualche tempo ebbe alcuni problemi che la accompagnavano fin da piccola ma non erano mai stati grandi come in quel momento. Fumare era diventato difficile e ogni volta che lo faceva i pensieri la prevaricavano, la facevano stare male, talmente male da dover smettere. Ma non è facile cambiare, è difficile farlo solo perché è giusto. Iniziò a bere sempre di più, quando era fuori con le amiche ma anche quando era sola in casa, perché con l’alcol non pensava a tutti i suoi problemi. Beveva i super alcolici che trovava in casa, le bottiglie di vino che aveva in cantina, sua mamma la sgridava ma a lei non importava. La sua voglia di provare cose nuove era salita e a quel punto cercava qualcosa che eliminasse completamente i pensieri, non le piacevano le droghe che la facevano agitare. Girando nel mondo, in quel mondo, aveva sentito che l’eroina aveva tutti i requisiti giusti. Così un giorno con il suo fidanzato la provarono. Se la procurarono per vedere se le voci fossero vere. Lei, quella sensazione non la dimenticò più. Era come se non avesse mai avuto problemi. Come se il mondo a un certo punto si fosse fermato. Era rilassata, beata si può dire. Disse tra sé e sé che la poteva gestire. Come se fosse una macchina, che ad un certo punto potevi tirare il freno. Lei è finita come tutti. Non si diventa dipendente dalla sostanza ma dalla sensazione. Anche se a un certo punto non basta tutta la droga del mondo e non ti ricordi neanche più come hai iniziato. Lei non andò in comunità. Non si disintossicò, non voleva nessun tipo di aiuto. Ancora oggi è ancora dipendente e sa perché: lei non è riuscita a combattere le sue battaglie, non ha voluto, non immagina il giorno che dirà “voglio smettere”. Lei era mia amica e questa è la sua storia.

Elanor