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Fifteen, storie di pane e di riscatto

Una possibilità. Più il tempo passava, più diventava per Ebou una parola remota, irraggiungibile. “Circostanze avverse” pensava con un briciolo di ottimismo rimasto. Ma la precarietà si trasformava sempre più in un mostro che inghiottiva tutto, casa, scuola, lavoro, sopravvivenza. “Homeless” dice ricordando gli inizi. E un alone di tristezza gli appanna lo sguardo. Era arrivato a Londra dal Gambia con la madre quando aveva 13 anni. Di certo la sua non è stata un’adolescenza facile. Eppure non si è rassegnato. Dieci anni dopo, oggi, è a WeFree Days per raccontare la sua storia insieme ad altri 4 ragazzi di Fifteen, la fondazione dello chef inglese Jamie Oliver dedicata ai giovani con problemi di emarginazione. Ebou si è diplomato quest’anno, ricevendo lodi e premi per i voti ottenuti. “Mia madre è una cuoca, penso di aver ereditato da lei la vocazione – confida – adoro cucinare, il mio piatto forte è lo stufato con burro di noccioline”. Una ricetta straordinaria confermano gli accompagnatori di Fifteen mentre fervono i preparativi del format ospite durante i WeFree Days nel quale i ragazzi di Fifteen raccontano le loro esperienze mentre impastano il pane. Mentre il pane prende forma, si alternano i capitoli di storie che, grazie a Fifteen, sono storie di riscatto. Come quella di Ebou.