I giovani consumano

Oltre venti anni di dati europei sul consumo di sostanze, abusi e comportamenti a rischio tra i 15-16enni grazie al nuovo portale ESPAD, liberamente consultabile. Un importante strumento per le politiche di prevenzione. Ma le stime dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze parlano di oltre 83 milioni di consumatori di droghe, con un inquietante aumento dei decessi per overdose nella fascia di età 50-64

Con pochi e semplici click, si può accedere a più di venti anni di dati italiani ed europei sul consumo di sostanze, abusi e comportamenti a rischio tra gli studenti di 15-16 anni in quaranta paesi europei. Grazie a un progetto realizzato dall’European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs (ESPAD), per il quale l’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa ha sviluppato un nuovo strumento di data explorer. Il portale, liberamente consultabile al link https://data.espad.org, consente un’attività di consultazione e comparazione, agevolando ulteriori studi in ambito sociale, sanitario e di prevenzione. Data ESPAD contiene i dati raccolti tra il 1995 e il 2019, ed è sviluppato per renderli disponibili a una vasta gamma di soggetti interessati: dalla popolazione in generale, a giornalisti e insegnanti, enti governativi, associazioni, enti no profit, per arrivare agli esperti di prevenzione e ai ricercatori. “Abbiamo fortemente voluto sviluppare questo portale open, non solo per consentire il libero accesso multilivello ma anche per valorizzare l’eccezionale raccolta di informazioni che ESPAD ha prodotto al fine di monitorare fenomeni di rilevanza per la formulazione delle politiche di prevenzione”, commenta Sabrina Molinaro, dirigente di ricerca Cnr-Ifc e coordinatrice del progetto. La nuova piattaforma offre agli utenti l’accesso alle informazioni su tre livelli. Nella homepage si possono consultare mappe e grafici interattivi, risultati e tendenze in tema di sostanze e comportamenti a rischio. La ricerca per parole chiave permette di esplorare tutte le domande dei questionari ESPAD, il numero dei rispondenti e la frequenza delle risposte per anno, Paese e sesso. La ricerca avanzata è l’esplorazione approfondita per gli utenti più esperti, che possono analizzare e visualizzare i dati utilizzando una vasta gamma di parametri, salvare le loro ricerche e scaricare i risultati. Per la consultazione di questa area è necessaria una registrazione gratuita. I dati sono visualizzati esclusivamente in forma aggregata, così da garantire l’anonimato, e sono visualizzabili mediante grafici misure statistiche specifiche, ad esempio distribuzione delle frequenze e misure di prevalenza. “Una panoramica unica disponibile sui giovani, sul consumo di sostanze e sui comportamenti a rischio in Europa”, spiega Molinaro. ESPAD® Italia era attivo già nel 1995 grazie alla Sezione di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari del Cnr-Ifc. Il settimo ciclo di raccolta condotto dal progetto attraverso questionari nelle scuole è il Report Espad 2019 (disponibile in inglese http://espad.org/espad-report-2019), contenente informazioni sull’uso e le percezioni degli studenti in merito a tabacco, alcol, sostanze illecite, inalanti, farmaci e nuove sostanze psicoattive. “Per stare al passo con i comportamenti a rischio emergenti tra i giovani in Europa, il questionario viene costantemente adattato includendo nuovi argomenti, pur mantenendo una serie di domande fondamentali volte a tracciare gli andamenti di lungo periodo”, conclude la ricercatrice. Passando dagli adolescenti agli adulti, le stime dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze raccolte nella “Relazione europea sulla droga 2022. Tendenze e sviluppi” parlano di oltre 83 milioni di europei che hanno fatto uso di droghe nel 2021, il 29% della popolazione. La cannabis resta la sostanza maggiormente consumata, con oltre 22 milioni che ne hanno segnalato l’uso nell’ultimo anno, ma sono gli oppiacei a causare più morti: i tre quarti dei 5.800 decessi per overdose registrati nella fascia di età 50-64. Il numero di vittime, peraltro, è aumentato dell’82% tra il 2012 e il 2020. Le stime fotografano un preoccupante rimbalzo del consumo di sostanze illecite, ormai tornato ai livelli pre pandemia, accompagnato per l’appunto dalla crescita delle morti per overdose e dalla crescente popolarità delle droghe pesanti e sintetiche. La gran parte dei decessi da overdose “è associata alla tossicità data dal consumo plurimo, che generalmente comprende combinazioni di oppiacei illeciti, altre sostanze illecite, farmaci e alcol”. Il dato anagrafico riflette la tendenza all’invecchiamento tra i consumatori di stupefacenti ad alto rischio e, in alcuni Paesi, la “correlazione con oppiacei soggetti a prescrizione medica, probabilmente collegati alla gestione del dolore e all’abuso di farmaci”. Assieme all’età media delle persone a rischio, è aumentata però anche la circolazione delle sostanze ritenute più pericolose. Tra il 2010 e il 2020 i maggiori incrementi dei quantitativi sequestrati, in termini percentuali, sono stati registrati per metamfetamina (+477%), amfetamina (+391%), cannabis in foglie e infiorescenze (+278%), cocaina (+266%) e Mdma (+200%). In Europa esistono considerevoli mercati di consumo, ma è probabile che l’incremento delle quantità sequestrate rispecchi anche il ruolo del continente come luogo di produzione, esportazione o transito. Nel 2021 – si evidenzia ancora nella Relazione, cannabis a parte si stima che 3,5 milioni di adulti nell’Ue abbiano consumato cocaina, 2,6 milioni Mdma e 2 milioni amfetamine. Nell’ultimo anno circa un milione di europei ha provato eroina e un altro milione sostanze oppiacee illecite. Le cifre che preoccupano sono anche quelle relative alla tossicodipendenza da crack nell’Ue, triplicata dal 2016, con 7 mila consumatori nel 2020 costretti a sottoporsi a un trattamento di disintossicazione e recupero. “Un’analisi del 2021 delley acque reflue comunali in 13 città europee” ha rilevato “residui di crack in tutte le città in tutti i giorni di campionamento, con le concentrazioni più elevate segnalate ad Amsterdam e Anversa”.

Articolo di Carlo Venturini, tratto da “Sanpanews-Voci per crescere” N° 70 – luglio 2022
Per scoprire come riceverlo: https://www.sanpatrignano.org/sostienici/sanpanews-voci-crescere
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