I miei demoni

Spesso mi chiedo cosa ci porti ad avere paura ma soprattutto come si fa a superarla e l’unica risposta che sono riuscito a darmi è che la paura ci accompagnerà per tutta la vita e dobbiamo solo imparare a conviverci

Avevo solamente otto anni quando, vedendo gli altri ragazzi della mia età spaventarsi per le classiche cose di cui un bambino dovrebbe aver paura, ho iniziato a sentirmi diverso. Perché mi ero reso conto che i demoni nel mio armadio erano molto più spaventosi, malvagi e vicini di quanto immaginassi… La mia famiglia. È sabato, sono circa le tre del pomeriggio. Mi trovo nella mia camera, la porta è aperta, sto guardando un film quando sento le urla provenire dal salotto. I demoni si avvicinavano, rumore di oggetti in frantumi, ancora urla e i demoni sono sempre più vicini. Così inizio a piangere, mi nascondo sotto al letto e aspetto che le urla si plachino. Non mi rendo conto di quanto tempo è passato, in casa è sceso il silenzio che viene interrotto solo dal suono del campanello. Alla porta c’è D. con il suo solito marsupio, da cui estrae il solito strano pacchetto, prende i soldi e subito se ne va. Non riuscivo mai a capire il motivo per il quale se ne andasse subito via. Ma ero contento perché, appena lui usciva, in casa tornava la tranquillità, almeno fino al giorno dopo, quando di nuovo nascosto sotto al letto dovevo aspettare il suono di quel campanello, che avrebbe scacciato via i miei demoni anche solo per un po’, sperando che prima o poi questo incubo finisse. Primo giorno di superiori. Dovrei essere felice di iniziare una nuova avventura mentre sono in questo bus, circondato da ragazzi che non conosco, che ridono e scherzano senza problemi. Io invece, sono pieno di disagi e di paranoie. Mi sento un pesce fuor d’acqua, un bambino timido e impaurito nel corpo di un ragazzo, circondato da coetanei sicuri di sé, pronti a divorarti come squali con un piccolo pesce. Ho bisogno di acquistare sicurezza, di trovare delle persone da farmi amiche. Noto subito il gruppo dei ragazzi “fighi” della scuola, tutti insieme intenti a sballarsi prima di iniziare la lezione. Così mi faccio forza e mi avvicino a loro, cercando di farmi notare, sperando di attirare l’attenzione di almeno uno di loro. È bastato avvicinarmi

a loro per ritrovarmi con una canna in mano. Un solo tiro per cambiare totalmente la mia vita… Un solo tiro e tutto si è trasformato. In un attimo non mi sentivo più lo stesso bambino che solo alcuni minuti prima era seduto su quel bus. Tutti i demoni del passato erano sfumati via e per la prima volta mi sono sentito leggero, svuotato da ogni pensiero. Avevo trovato la soluzione per superare ogni mio problema, niente riusciva più a sfiorarmi, mi sentivo ogni giorno più forte e sicuro di me, fino a quando anche questo non mi è bastato più. Ho iniziato ad assumere ogni tipo di droga, frequentavo sempre più feste, il suono ritmico delle casse che mi pompava nella testa era l’unica cosa che riusciva a staccarmi dalla realtà. Ma tutto finiva quando la musica staccava, allora tutti i miei demoni tornavano a farmi visita. Non riuscivo più a sopportare di non trovare un modo per stare bene, di allontanare il mio malessere. Così decisi di provare l’eroina. Ci ho messo un po’ prima di convincermi, perché dopo aver visto come aveva ridotto la mia famiglia, mi ero ripromesso di non farlo, fino a che per il mio diciassettesimo compleanno non ho infranto quella promessa. L’eroina ha trasformato completamente la mia persona, mi sono subito reso conto di essere diventato schiavo ma non m’importava, perché dopo anni di ricerca di benessere in ogni tipo di sostanza finalmente avevo ritrovato la tranquillità che cercavo, diventando così la mia migliore amica. “Un’amica” che mi ha accompagnato e protetto per nove anni, in quella tanto odiata cameretta. Fino a che, divorandomi dall’interno, ha distrutto lentamente la mia vita. Adesso sono a San Patrignano, lucido per la prima volta dopo molti anni. A riflettere su quanto siamo realmente deboli, tanto da aver bisogno di assumere delle sostanze perché non abbiamo la forza di chiedere una mano per affrontare i nostri demoni. Consapevoli del fatto che stiamo buttando via la nostra vita. Perché in fondo non esiste vita senza paure, dobbiamo solo imparare a superarle grazie al valore delle piccole cose.

Articolo di Emanuele tratto da “Sanpanews-Voci per crescere” N° 68 maggio 2022
Per scoprire come riceverlo: https://www.sanpatrignano.org/sostienici/sanpanews-voci-crescere