Continua con il sostegno di Fondazione Banca del Monte di Lombardia la campagna di San Patrignano: nuova modalità a distanza per sensibilizzare sui rischi dell’uso di sostanze
Continua il progetto WeFree online di San Patrignano contro le dipendenze, condotto grazie al sostegno della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, da tempo attenta al tema della prevenzione, per sensibilizzare i giovani e aprire un dibattito sui rischi connessi all’uso di sostanze. Le molteplici attività di WeFree rivolte agli studenti, ai docenti e alle famiglie sono state riprogrammate in modalità a distanza per dare continuità alla campagna di prevenzione delle dipendenze anche durante la pandemia, attraverso incontri online e il documentario “#Chiaroscuro, un reportage sulla fatica di crescere”.
Nuovo appuntamento domani, 10 febbraio, all’istituto comprensivo “Segantini” di Asso (Como), dove gli studenti della scuola media parteciperanno a un incontro online con Federico, Marco e Luna, ragazzi che hanno terminato il percorso di recupero a San Patrignano e che porteranno la loro testimonianza con semplicità e schiettezza, raccontando le loro storie personali, come siano arrivati alla tossicodipendenza e come abbiano ripreso in mano la propria vita in comunità.
“Fino ad oggi abbiamo sempre incontrato gli studenti nelle loro città, circa 50mila ogni anno – spiega Patrizia Russi, responsabile del progetto WeFree -, con format come workshop teatrali e dibattiti nelle scuole, oltre a farli venire in visita a San Patrignano. Ora, a causa della pandemia, abbiamo trasferito sullo schermo la nostra modalità “peer to peer” di fare prevenzione”.
“Sono certa che gli studenti si ritroveranno almeno in parte nei racconti dei nostri ragazzi, storie che parlano di bullismo, di rapporti familiari difficili, di fatica ad integrarsi e a farsi accettare, e saranno chiamati ad una riflessione sulle proprie scelte – aggiunge Silvia Mengoli, responsabile del progetto WeFree – La speranza è che le loro storie possano essere uno spunto di riflessione per tutti gli studenti e che da queste possa nascere un confronto costruttivo”.