Martedì 19 marzo al teatro Nuovo 400 studenti potranno conoscere e riflettere sulle difficoltà di essere giovani e sul problema tossicodipendenza
La difficoltà di cambiare completamente strada a un certo momento della propria vita, nonostante il richiamo fortissimo della dipendenza tenda a farti sbandare. Una storia di dolore comune a tanti ragazzi, ma una storia ancora più importante di rinascita e ritorno alla vita, con il determinante aiuto della comunità San Patrignano. E’ il sunto dello spettacolo di prevenzione “Lo Specchio, frammenti di una favola acid@” che arriverà a Pisa martedì 19 marzo alle 10.00 al teatro Nuovo.
A rendere possibile la tappa, che gode del patrocinio del Comune di Pisa, la società Autostrade per l’Italia, con l’associazione di Pisa “Il Ponte” che da anni collabora con San Patrignano che si è spesa in prima persona per portare lo spettacolo in città. “Per noi è fondamentale sensibilizzare i giovani attorno al tema delle droghe – spiega Corrado Galluzzi, fondatore dell’associazione oggi presieduta da Gianni Morgese – In città assistiamo ad una forte diffusione del problema, ma non è una novità. Storicamente Pisa che è una città universitaria che in inverno arriva ad avere 50mila giovani, è una grande piazza di spaccio. Negli ultimi dieci anni ci vengono a chiedere aiuto ragazzi sempre più giovani, persino minorenni, con famiglie disperate. Per nostra fortuna abbiamo un buonissimo rapporto di collaborazione con i Sert del territorio e siamo davvero contenti che per la prima volta questo spettacolo sarà patrocinato anche dal comune”.
Gli oltre 400 studenti che avranno modo di assistere al format “Lo Specchio”, scopriranno la storia di Norma, ragazza che ha terminato il percorso di recupero, affiancata dal regista e attore Pascal La Delfa. “Norma metterà a disposizione degli studenti la sua vita, raccontando non solo i propri errori, ma anche la difficoltà di rialzarsi – spiega Patrizia Russi, responsabile del progetto di prevenzione – Più che spettacoli, si tratta di racconti di esperienze reali che porteranno gli studenti stessi a spogliarsi dei loro dubbi e delle loro paure, raccontandosi a loro volta riflettendo su quello che è il loro stile di vita”.
La formula degli incontri di WeFree è quella del peer to peer, la comunicazione tra pari, la formula migliore per arrivare a toccare il cuore degli studenti e portarli a riflettere su se stessi e sulle proprie scelte di vita. È proprio con questo approccio che, dal 2002, i ragazzi della comunità portano in tutta Italia le loro testimonianze dirette raggiungendo ogni anno circa 50.000 studenti.