“… Sono Federico, da piccolo mi sentivo sempre messo da parte, non voluto, lo sfigato della situazione. Poi un giorno mi ritrovai con i ragazzi più grandi durante la ricreazione a scuola. Proprio loro, quelli più grandi, quelli che di solito mi scansavano, che non mi consideravano, ma tra i quali io mi infilavo sempre. Ero abituato alla loro indifferenza, ma quella volta fu diverso. Uno di loro fece girare una canna e mi chiese se avevo mai fumato. Io naturalmente, senza neanche pensarci, gli risposi “certo”. Ovviamente non era vero, ma non potevo fare brutta figura, era la mia occasione per farmi notare. Così feci due tiri e in quel momento mi sentii uno di loro, tra amici, ora si che ero uno del gruppo. Sapevo che le canne ti rincoglionivano, ma a dire di no non ci pensavo neanche. Se lo avessi fatto sarei stato escluso nuovamente. E non doveva succedere per nessun motivo.
Da quella prima volta non smisi più. Più andavo avanti più mi sembrava di aver trovato il mio posto. Piano piano mi allontanai anche dai ragazzetti con cui suonavo da sempre, quelli che avevano la passione per la musica rock come me. Poi oltre alle canne cominciai anche a bere e in poco tempo, da sfigato, diventai proprio come quelli che inizialmente mi isolavano e mi sfottevano. Li seguivo, li imitavo, mi comportavo male con gli altri. Avrei fatto di tutto pur di non essere messo da parte ancora una volta…”
Ora sono il protagonista di “BackUp”, lo spettacolo di prevenzione targato #Wefree.
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