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“Un cane a scuola”: i quattro zampe di San Patrignano in classe a Ravenna per educare alla responsabilità

Nuovo ciclo del progetto di prevenzione sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio
Avere un cane per amico significa instaurare un rapporto fatto di fiducia, responsabilità, cura e amore disinteressato.
Valori universali che il nuovo progetto di prevenzione WeFree “Un cane a scuola”, promosso dalla Comunità San Patrignano nell’ambito dell’iniziativa “Libera la scuola” sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, vuole aiutare a promuovere fra gli studenti. Per la prima volta in Emilia-Romagna, in tre scuole del ravennate, i cani e gli educatori cinofili di San Patrignano entrano in classe per svolgere attività e far vivere esperienze uniche ai ragazzi insieme ai loro compagni a quattro zampe.

Il progetto è curato da Andrea Tarquini, specialista educatore cinofilo, e da due conduttori cinofili della Comunità insieme a due brillanti “insegnanti” di eccezione: la meticcia Snow e il labrador Chelsea, due splendidi e intelligentissimi cani di Sanpa già attivi in attività di pet-therapy rivolte a bambini, malati e portatori di handicap.

Sabato 5 dicembre all’ITAS Perdisa (via dell’Agricoltura 5 a Ravenna) prenderà il via un nuovo ciclo di cinque incontri di “Un cane a scuola”.
Le attività sono già in corso con successo alla scuola media Montanari e all’ITC Ginanni di Ravenna, dove le classi coinvolte hanno potuto seguire anche uno spettacolo sul tema della prevenzione delle dipendenze e del disagio giovanile.

“Il progetto ‘Un cane a scuola’ prende spunto dall’esperienza acquisita in questi anni dal nostro canile e dal progetto di pet therapy ‘Cani di vita’ – spiega Gianni Fornari, responsabile del canile di San Patrignano e consigliere nazionale dell’Associazione professionale nazionale educatori cinofili -. Obiettivo è lavorare su due aspetti complementari della responsabilità: quella operativa, ovvero devo rispondere delle conseguenze di ciò che faccio o non faccio, e quella di custodia, che significa che da me dipende qualcun altro.
Con questo progetto intendiamo trasmettere agli studenti comportamenti positivi: prendersi in carico un compito ben preciso, assumersi una responsabilità di fase all’interno di un lavoro di gruppo, destinare una parte di tempo a una certa attività e verificare il feedback delle proprie azioni”.

Sostenuto da Fondazione Ania e QN, WeFree dal 2002 ha sviluppato i propri format teatrali di prevenzione in quasi 500 tappe che hanno coinvolto quasi 300mila giovani; incontrato oltre 50mila studenti nei dibattiti in più di 1700 scuole superiori interessate; fatto visitare San Patrignano ogni anno a circa 8mila studenti. Tutte le attività sono costruite intorno alla testimonianza diretta di ragazzi che hanno vissuto il problema della tossicodipendenza e ne sono usciti grazie al percorso di recupero in Comunità.

Il dialogo può proseguire anche sul web grazie al sito wefree.it.