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Sociedad Real: al WeFree Day a ritmo di rap

Ci troviamo a Pereira, nel dipartimento di Risaralda, un comune della Colombia, situato a 250 km da Bogotà, la capitale. In quella Colombia fatta di guerre tra narcotrafficanti, di morti ammazzati nelle strade, di bambini uccisi solo per dei regolamenti di conti, di tossicodipendenti, alcolizzati e prostitute.

E’ qui che nasce Sociedad Real, una fondazione no profit il cui scopo è quello di opporsi alla violenza e all’uso di sostanza stupefacenti, e che promuove la cultura della legalità. Come? Attraverso l’hip hop. Canzoni, rime e rap che si innalzano come inni alla vita di fronte ad una realtà dalla quale è più facile fuggire che cercare cambiare.
E invece cambiare si può: canzoni, concerti ma anche incontri di formazione rivolti a bambini e adolescenti. Inizia così la rivoluzione senza armi che si batte per un futuro migliore.

Il gruppo di Sociedad Real è formato da 5 ragazzi che hanno vissuto sulla propria pelle il degrado e la violenza contro cui oggi si battono. Ecco chi sono:

Jhowni che anni fa, in un conflitto a fuoco tra gang rivali viene colpito da sette colpi di pistola. “Grazie a Dio sono sopravvissuto e da quel momento ho capito che la missione nella mia vita era quella di fare qualcosa di grande. Grazie alla breakdance cerco di trasmettere il messaggio che contro la violenza o qualsiasi disagio si può combattere e vincere.”

Oskr è stato in carcere per un crimine non commesso, per il quale è stato poi ritenuto innocente. Da allora decide che la sua vita cambierà, trasmettendo tramite il rap la voglia di battersi contro la droga e contro la violenza.

E poi ci sono Falkon e Atlas che fanno rap scrivendo pezzi sulla prevenzione alla droga, cercando di creare un pensiero diverso basato sulla non violenza.

E per ultimo c’è K-Reem che dopo aver fondato una scuola di ballo decide di portare la breakdance nelle strade e nei quartieri, con la speranza di far appassionare i giovani e i bambini.

Un piccolo assaggio di quello che fanno prima di conoscerli personalmente al WeFree Day?
Eccolo qua, Todo mi barrio: benvenuti nel quartiere!