Skateistan: in corsa verso la libertà

La libertà a Kabul può avere il sapore di una corsa con lo skateboard. Benafsha Tasmin ha 23 anni, è coordinatrice del progetto educativo di Skateistan, organizzazione non governativa che opera in Afghanistan dal 2007, fondata da due ragazzi australiani arrivati in città con scopi ben diversi e travolti dalla curiosità suscitata nei giovani di Kabul dalle loro tavole con le ruote.

“Ero rimasta senza lavoro – racconta Benafsha – così mi sono proposta a diverse organizzazioni non governative. Quando ho visto la sede di Skateistan ho capito che avevo trovato il lavoro per me, qui posso essere un esempio per altre ragazze”. Lo skate piace alle giovani nonostante il timore per le reazioni dei talebani sia forte. “L’unica fortuna è che non esistono regole formali che impediscono alle ragazze di andarci, quindi in teoria si può fare”.

E’ sempre Benafsha a tenere il punto dei corsi didattici (organizzati in semestri) e delle attività sportive offerte dalla ong a circa 500 ragazzi della città ed è sempre lei a tentare una mediazione con le famiglie quando gli studenti spariscono dalla scuola. “In questi casi cerchiamo di usare la cultura locale a nostro favore: per gli afgani l’ospite è sacro e quindi nessuno può rifiutare una mia visita. Cerco di spiegare alle famiglie che l’istruzione può essere per i loro ragazzi una possibilità concreta di vita migliore, spesso è difficile ma qualche volta ci riusciamo”.