StreetUniverCity: non pezzi di carta ma scuola di vita

Napoli, anni 80. Una città dura, implacabile, violenta, dove la paura insieme alla legge del più forte spazza via dalle strade ogni forma possibile di aggregazione attorno alla creatività. Inizia qui il viaggio, ideale e reale, di Giò Di Sera, oggi 46enne, cofondatore e presidente di StreetUniverCity dopo essere stato tra i pionieri di quel nomadismo culturale e cosmopolita che a Berlino ha trovato casa. Qui ha scelto infatti di creare la onlus che opera per tutti quei ragazzi che hanno abbandonato la scuola ma non hanno rinunciato al sogno di esprimere se stessi. “A WeFree Days siamo venuti con dieci dei nostri ragazzi – spiega Giò – una rappresentativa che potesse raccontare fedelmente la nostra realtà agli studenti italiani”. Tra loro c’è anche Robert, alias “Drop”, uno dei più giovani alunni dell’organizzazione di Kreuzberg, quartiere dove l’Università della strada agisce nel più assoluto disagio sociale. “Drop” è tra quelli che hanno terminato il “master della strada” e grazie a quest’esperienza ha sviluppato delle competenze professionali nell’insegnamento del rap e della metrica musicale. Come lui, gli ex alunni si attivano nella “juniorversity” vale a dire l’impegno peer to peer nell’accogliere le nuove “matricole”. “La nostra street filosofia, mutuata all’hip hop – sottolinea il fondatore – è la regola ‘each one, teach one’ (ognuno insegna a uno ndr.) ed è in questa maniera che diamo continuità ai programmi”. Gli ex alunni si occupano anche di diffondere e stimolare il confronto attorno a temi come il sessismo, i pericoli dietro l’internet-dipendenza, la tolleranza. Attività che gli è valsa di recente anche un premio dal Governo tedesco. In generale, sono quattro le aree di lavoro dell’Università, due sono obbligatorie (Educazione sociale e politica, Competenze ambientale e Orientamento al lavoro). Le altre materie sono Arti e Media, Sport e Arti marziali. Gli studenti che alla fine del programma hanno tutti i punti necessari vanno a Parigi, in viaggio premio.