Amore incondizionato

Incontri furtivi con tossici per vendere la roba. La mia vita era tutta lì. In mezzo a gente disperata come me. Spacciavo la roba per comprarmi la coca. Era tutto sempre uguale. La mattina mi svegliavo, mi ‘facevo’, preparavo le dosi da vendere e andavo davanti al Sert

Nel giro di due ore avevo già venduto tutto. Mi chiamava un sacco di gente. Ero sempre circondata di persone. Mi cercavano e mi facevano sentire importante. Ma per cosa? Per chi? Era la droga quello che volevano, di me non interessava niente a nessuno. E alla fine, quando nelle mie tasche non c’era più nulla, io rimanevo da sola. E avevo un grandissimo bisogno d’amore e di considerazione. Era il 12 dicembre del 2014 quando presi lei, una tenerissima cucciolotta di spinone nano. La chiamai Tea. Ci legammo l’una all’altra dal primo istante. E nonostante io mi facessi tutto il giorno, Tea mi dava amore incondizionato. Dopo qualche tempo mi arrestarono e mi diedero quattro mesi di domiciliari. Vivevamo in un monolocale e di spazio per correre e giocare ce ne era ben poco, ma io facevo di tutto per farla svagare. Ogni giorno affidavo Tea a qualcuno che in cambio di una dose la portava a passeggiare. Ogni tanto la portavo al fiume. Aspettavo che passassero per il controllo e poi uscivo di casa con lei. Era rischioso, lo sapevo bene, ma avrei fatto qualsiasi cosa per renderla serena il più possibile. I miei genitori volevano che entrassi in comunità, ma il pensiero di lasciarla da sola mi tormentava. Era tutto per me. Speravo trovassero una struttura che accogliesse entrambe, ma non fu così. Alla fine mi convinsi che non avevo altra scelta e la affidai a mio padre. L’avrebbe portata nella casa al mare della sua compagna. Lì sarebbe stata bene, al sicuro, anche se lontana da me.

Durante il mio percorso a Sanpa non ho mai chiesto ai miei genitori di portarmela perché non volevo farle affrontare un viaggio lungo, stare con lei per qualche ora e poi lasciarla andare di nuovo. Troppo dolore! Troppi sensi di colpa nei suoi confronti. Il 14 giugno del 2019 sono venuti a trovarmi il mio babbo con la sua compagna e i miei zii. Dopo i saluti e gli abbracci pieni di commozione hanno incominciato ad insistere di voler visitare il canile. Io ero lontana anni luce dal pensare a quella che sarebbe stata la sorpresa più bella della giornata. Box numero 3. C’era lei. L’ho rivista dopo due anni e mezzo. Tea. Bellissima, curatissima. Aveva addirittura una bandana stupenda. Non scorderò mai quella emozione, quella gioia nel cuore. Non mi ha riconosciuta subito, ma le sono bastati cinque minuti per ricordarsi di me e perdonarmi tutto quello che avevo fatto. Abbiamo passato una giornata stupenda, ci siamo stra-coccolate. Ci siamo scambiate emozioni incredibili, diverse dal passato. Sicuramente. Ma tra me e Tea c’è e ci sarà sempre un amore incondizionato.

Mery

Tratto da “Sanpa News, Voci per crescere – n° 42” – 03/2020
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