#STORIEDIFORUMIO – Dritti fino a Capo Nord. Una storia che non sembra vera

Ho letto e riletto più volte i giornali. Cartacei e online raccontavano tutti la stessa cosa. La storia di un viaggio molto lungo e avventuroso: migliaia di chilometri attraverso undici paesi europei con destinazione Capo Nord. Una parte di tragitto in macchina, un altro parte alternando trekking e bicicletta. In totale 11.000 km per arrivare fin lassù, sul Mare Glaciale Artico.

Andrea e Massimo, i protagonisti di questa impresa sono una coppia di amici un po’ insolita, hanno vent’anni di differenza, si conoscono da poco eppure hanno instaurato un legame fortissimo. È stato nella difficoltà che la loro amicizia è nata, sono molto diversi eppure hanno una cosa in comune, hanno dovuto superare entrambi un muro che sembrava invalicabile. Quando tutto sembrava perduto, quando la vita sembrava davvero ingiusta loro hanno fatto la differenza, loro hanno alzato la testa e hanno detto no, nulla potrà abbatterci, nulla potrà fermarci.

Andrea Devicenzi e Massimo Spagnoli hanno avuto lo stesso incidente, a quindici anni di distanza si sono ritrovati a combattere la stessa battaglia quella di riuscire a realizzare i propri sogni nonostante una grave disabilità fisica.

Saranno entrambi al WeFree Days 2017.

Ci andrò, per fare ad Andrea e Massimo una domanda molto semplice: “ Ma com’è possibile? Come avete fatto? È tutto vero?”

Andrea Devincenzi: nasce a Cremona nel 1973, da sempre appassionato di sport decide nel 2007 di rimettersi in gioco. Come ciclista Paralimpico ha partecipato alla Parigi-Brest-Parigi e ha percorso in otto giorni la strada carrozzabile più alta del mondo, situata in India. Il suo motto è: “La mente è il mezzo che ci fa fare qualsiasi cosa”.

Massimo Spagnoli: nel 2015, a soli 18 anni, ha un grave incidente stradale. Per Massimo è l’inizio di un lungo calvario dal quale, però, esce vincitore dopo 24 mesi e 59 operazioni. Insieme ad Andrea Devicenzi, atleta paralimpico, ha percorso il viaggio “Route 22” da Milano a Capo Nord, 11mila chilometri, tra macchina, trekking e bici, per testimoniare che il desiderio di vivere non conosce limiti.

Andrea Devincenzi e Massimo Spagnoli - WeFree