RICORDI SBIADITI

Ricordi sbiaditi di quel giorno,
ma quella sensazione è ancora così chiara.
Avevo quasi 14 anni.
Ero seduta sulle scale di fronte la saletta musica
assieme a Cristiana e altri 2 o 3 ragazzi.
Tra risate, musica e chiacchiere,
uno di loro tira fuori dalla tasca una
piccola cosa marrone che non avevo mai viso prima.
Subito dopo tira fuori anche una sigaretta,
una cartina e inizia ad arrotolare un pezzetto di carta.
Poi successe quello che tanto avevo sperato no facesse;
mi guardò e senza dirmi nulla me la passa.
Credo che quello sia stato l’attimo più lungo della mia vita.
Mi ritrovai immersa dalle paranoie,
la paura di dire no,
la paura di sentirmi una sfigata,
la paura di perdere quel gruppo nel quale mi trovavo;
mi venne anche in mente mia madre che tanto mi aveva parlato
dicendomi di non fare cagate. Dentro di me, in fondo, lo sapevo che stavo facendo la cosa sbagliata,
ma le paure ebbero la meglio.
Lo presi.
Fumai.
Del resto ricordo gran poco.
Da quel giorno le paure e le paranoie vennero nascoste dentro di me,
lasciando spazio all’illusione di una libertà
e una felicità che mi facevano stare bene.
Come però ho detto; un’illusione