Diverse parti del mondo, lo stesso pensiero

“Ciao a tutti, mi chiamo Mao Ming, ma tutti mi conoscono come Elisa. Sono cinese ma è da quando ho 9 anni che vivo in Italia”.
Oppure c’è Zohra, tunisina, anche lei si è trasferita in Italia quando era ancora una bambina. Un altro è Brancy Osadare originario della Nigeria. E poi Prince, che arriva direttamente dal Bangladesh.
Ma queste sono alcune delle persone che fanno parte di un gruppo molto più grande e multietnico, ovviamente.

E proprio sotto la stazione, in una sala del dopo lavoro ferroviario nasce A.L.I.. Ragazzi provenienti da tutte le parti del mondo come Afganistan, Ruanda, India, Russia, Albania, Sudan, che con l’aiuto di Angela Cocozza, coreografa, si accorgono che tutto può diventare possibile. Iniziano ad allenarsi, a conoscersi e a creare una crew e ora interpretano anche opere teatrali.

“Sogno: l’amore parla tutte le lingue del mondo” tratto da ‘Sogno di una Notte di Mezza Estate’ di W. Shakespeare, sarà lo spettacolo teatrale organizzato, gestito e interpretato dai componenti dei Termini Underground. Una vera e propria tournée porterà la rappresentazione in scena al Centro Culturale Elsa Morante, a Roma e dopo il debutto lo spettacolo ha già un programma di tappe fra le città Italiane.

Non importa da dove vieni o che lingua parli, basta un sorriso, uno sguardo, un movimento a ritmo di musica e i confini magicamente spariscono, le incomprensioni diventano inesistenti e tutti, in un attimo, parliamo la stessa lingua.