L’hip hop per essere liberi

Un suono in lontananza, una sirena. Palazzi grigi, bruciati dalla miseria. Cumuli di macerie a terra. Un colpo di pistola. Ragazzi che scappano, è guerra fra le gang. Ci scappa il morto.
Bronx, 1970.
Una situazione ordinaria dove la povertà e la disperazione impediscono di vedere una via d’uscita, un’altra vita.
Ma qualcosa accade nelle strade spoglie di speranza, alcuni ragazzi del ghetto si ritrovano, decidono di organizzare una JAM. Uniti dalla voglia di ricominciare a vivere. E la festa comincia.
Il DJ mixa il primo pezzo, un suono deciso, ritmato, melodico.
Seguito dal breaker che piroetta a terra improvvisando il suo ballo.
L’MC spara le sue rime in perfetta sincronia con il pezzo. Parlano di sofferenza, di ribellione, di strada.
E così con la perfetta combinazione di questi 3 elementi nasce l’hip hop, per urlare al mondo che non hanno più intenzione di stare zitti e soccombere alla realtà che gli è stata destinata.
Nasce un’ ombra di speranza, speranza di combattere con i pochi mezzi che la strada permette.
Così la bomboletta schiocca, lasciando il suo segno. Nascono i writers pronti a firmare il loro passaggio. Con la loro arte portano colore ai muri grigi del Bronx. Danno il loro contributo a ravvivare la città e dare forza all’hip hop, che prende sempre più forma.
Ma i B-Boy hanno bisogno del loro stile. L’obiettivo principale è nascondersi dalla legge, perchè quando si è writer bisogna essere pronti alla fuga. Occhiali grandi e neri, bandane e berretti bassi sulla fronte per non essere riconosciuti.
Pantaloni larghi, cavallo al ginocchio e scarpe da skate per rendere agile ogni movimento e seguire ogni loro mossa.
Così nasce lo street style.
Ritornano le risata fra i ragazzi della strada, che si trasforma presto in una pista da skate e riprende così vita.
L’hip hop è free style, l’arte dell’improvvisazione. Ma l’hip hop non è l’assenza di regole, in un mondo dove le regole sono dettate dalle gang, è in realtà la semplice reinterpretazione soggettiva delle stesse, con la voglia di far uscire tutto il dolore soffocato dentro al cuore.
Un vero movimento artistico che segna la storia, nato da un’ idea comune: la libertà.