Incontri, workshop e format di prevenzione nelle vostre scuole e nelle vostre città, destinati a studenti delle scuole medie inferiori e superiori
Classe2000
Incontro dibattito per le scuole superiori
Molti insegnanti e studenti, conosciuti durante gli spettacoli o le visite a San Patrignano, ci hanno chiesto di partecipare alle assemblee d’istituto nelle loro scuole e di creare momenti di approfondimento con gli studenti sulle problematiche giovanili. I ragazzi di San Patrignano portano quindi in classe le loro storie, raccontando le loro esperienze di droga e di disagio agli studenti degli Istituti scolastici superiori.
San Patrignano propone una serie di incontri/dibattiti agli studenti, i quali mettono al centro la comunicazione peer-to-peer. L’incontro prevede infatti la testimonianza di un ragazzo o ragazza della Comunità San Patrignano, giunto al termine del proprio percorso di recupero, che mette a disposizione la propria esperienza di andata e ritorno dalla dipendenza e le motivazioni che lo hanno spinto a determinate scelte. L’incontro prevede una prima parte di narrazione e una seconda dedicata al confronto tra i ragazzi della comunità e gli studenti.
L’attività è moderata da uno dei referenti del progetto di prevenzione che presenterà la linea didattica WeFree, inclusi obiettivi e finalità, e che ha il compito di facilitare la comunicazione e rendere l’incontro interattivo.
Il dialogo con gli studenti e con gli insegnanti continua anche dopo il nostro incontro grazie agli spazi interattivi che abbiamo messo a disposizione: blog, Facebook , Instagram.
Alla fine dell’incontro docenti e studenti riceveranno un questionario di gradimento WeFree da compilare on line.
Questa attività è fruibile anche online.
#Raccontami
Incontro interattivo per le classi terze medie
#raccontami ha come obiettivo quello di creare occasioni di riflessione e di scambio tra gli studenti più giovani e i ragazzi di San Patrignano, stimolando il coinvolgimento attivo del gruppo classe. Dopo la testimonianza di un ragazzo della Comunità, gli studenti verranno coinvolti infatti in tre diverse attività interattive, che con modalità laboratoriali, accompagnano i ragazzi a riflettere e ad esprimere domande, pensieri ed emozioni.
I temi focus dell’incontro sono la valorizzazione di sé, l’importanza dei sogni, delle passioni, della famiglia e dei veri amici, è il valore che può assumere il giudizio degli altri e dei ruoli che ognuno di loro trova nella società in cui vive.
Un incontro/laboratorio dove i protagonisti assoluti sono i ragazzi, le loro sensazioni, i loro sogni e la loro voglia di cambiare il mondo, partendo dalla consapevolezza di chi sono e chi vogliono essere.
I laboratori
#sonoproprioio
Quando riesco a essere davvero me stesso?
È difficile non avere maschere, essere veramente se stessi senza paura di essere giudicati. Spesso nemmeno gli adulti riescono a farlo. Ci sono però dei momenti in cui il giudizio degli altri non ci tocca, momenti in cui ci sentiamo veramente a nostro agio. Può essere una persona speciale a farci sentire bene, oppure una passione, un sogno. “Prova a completare la frase: sono proprio io quando…”.
Partendo dalla condivisione di questo pensiero, viene strutturata l’attività interattiva #sonoproprioio. È un argomento importante che viene proposto a tutti gli studenti. Loro si raccontano a parole, oppure lasciano i propri pensieri su foglietti bianchi.
Piccoli, grandi frammenti di storie.
Il gioco dell’amicizia
Cosa deve avere un amico per essere tale?
L’amicizia è un valore profondo, un legame indispensabile. Ma che cos’è veramente un amico? Attraverso un laboratorio di classe, il gioco dell’amicizia permette agli studenti di visualizzare e definire questa figura così importante, partendo da un’attività di coppia e terminando con un lavoro di gruppo.
L’obiettivo dell’attività non è soltanto ragionare su come scegliere i propri amici, ma raccontarsi senza paura di essere giudicati. Un’attività completa che mira alla valorizzazione degli altri, di sé e del gruppo classe.
Mai più invisibili
Io da che parte sto?
“È così importante fare parte di un gruppo?”. “Cosa sarei disposto a fare pur di entrarci?”. Sono solo alcuni degli argomenti che emergono durante l’attività ‘Mai più invisibili’.
Partendo dalla testimonianza dei ragazzi di San Patrignano, gli studenti si confrontano sul concetto di appartenenza e sull’influenza del giudizio degli altri rispetto alle proprie scelte di vita. Un confronto sano che accompagna i ragazzi a soffermarsi su argomenti delicati ma importantissimi per loro: il coraggio di essere chi si è veramente senza la paura di non essere accettati.
Questa attività è fruibile anche online.
Format di prevenzione
I format di prevenzione, ideati e realizzati dal team WeFree per Comunità San Patrignano, tracciano un percorso narrativo che esplora l’esistenza del protagonista a 360°, ponendo grande attenzione all’affettività e alle relazioni, con focus particolare su quelle dinamiche dell’età adolescenziale, che spesso portano già giovani e giovanissimi a fare scelte che influenzeranno il loro percorso di crescita.
#chiaroscuro – un reportage sulla fatica di crescere, #1sottilelineabianca e BackUp, sono i 3 format che WeFree mette in campo, con l’obiettivo di fornire agli studenti, spunti di riflessione e nuove angolazioni da cui poter osservare la loro giovane età.
#chiaroscuro – un reportage sulla fatica di crescere
#chiaroscuro è il nuovo strumento di prevenzione messo in campo da San Patrignano, ideato dal team di WeFree. Pensato in primis per i giovani e giovanissimi, #chiaroscuro, attraverso i racconti intrecciati di tre ragazzi di San Patrignano che hanno terminato il loro percorso di recupero tornando alle loro vite da persone libere, vuole offrire punti di riflessione e confronto anche agli adulti, docenti, famiglie e addetti ai lavori.
Fruibile sia in modalità on line che in presenza, questa versione cinematografica dei format teatrali targati WeFree, parla sì di droga e di dipendenza, ma parla di vita e delle tante sfaccettature che caratterizzano quella fase delicatissima e complicata che può essere l’adolescenza e che a volte trova le nuove generazioni impreparate.
Questa attività è fruibile anche online.
#1sottilelineabianca
Dalle pagine dell’omonimo libro, nasce la nuova iniziativa WeFree ‘incontro con l’autrice e letture teatrali dei ragazzi di San Patrignano’. Una raccolta di storie nate a Napoli, Roma, Pescara, Perugia e in molti altri luoghi, una fotografia delle piazze della droga e un’occasione per dar voce ai ragazzi e alle ragazze della comunità, giovani e meno giovani, madri e padri, senza lavoro o impiegati, a loro modo tutti disperati in cerca di una seconda possibilità.
È proprio da queste storie che nasce l’idea di creare un momento di incontro dove il teatro diventa strumento di dialogo e di comunicazione. Sul palco infatti si alternano i ragazzi della Compagnia Teatrale di San Patrignano, affiancati da Angela Iantosca, giornalista e scrittrice, per tracciare insieme un percorso narrativo che porti testimonianze vere e speranza.
BackUp
Fornire spunti di riflessione sul tema droga. BackUp è un continuo racconto-confronto, in cui la storia del protagonista si fonde con informazioni scientifiche relative all’abuso di sostanze, sollecitando nel pubblico un coinvolgimento attivo, dove l’immedesimazione diventa strumento utile per porsi delle domande sulle scelte che ognuno, anche un adolescente, ogni giorno compie. Chiunque crescendo incamera valori più o meno solidi, anche se a volte vengono dimenticati o messi in disparte, nei momenti difficili tutti possiamo essere in grado di richiamarli alla memoria e fare le scelte giuste. Magari salvandoci.
Questo format approfondisce anche il fenomeno del bullismo, ricevuto e perpetuato, sottolineando la forte connessione che può avere con le dipendenze, fragilità estrema e atti di violenza.
Il Posto Giusto – La prevenzione va a teatro
Chi, nel corso della sua esistenza, non ha mai aspirato a trovare il proprio posto nel mondo a partire da giovanissimo? Il senso di appartenenza, la famiglia come base sicura, uno spazio in cui essere liberi di esprimersi, la scuola come luogo in cui crescere, confrontarsi e imparare. Eppure a volte, trovarlo, non è così immediato, non è così scontato. Perché possono mancare le basi a volte, altre pur essendoci non vengono a supporto nei momenti del bisogno, nei momenti delle scelte, quelle che sin da giovane possono dare una direzione complicata alla propria giovane vita.
Da queste riflessioni nasce il format ‘Il Posto Giusto’.
La storia di una giovanissima, arrivata in comunità da minore con alle spalle già una vita costellata di passi falsi, difficili da recuperare da sola a 15 anni.
Dal palco racconta alle platee di studenti la sua storia prima e dopo la comunità, condividendo emozioni, pensieri, sogni e paure e soprattutto la fatica fatta per riappropriarsi della sua vita, il cammino che ha dovuto percorrere per trovare, alla fine il suo posto, il posto giusto.
Musiche, letteratura, informazioni scientifiche e racconti si intrecciano sapientemente condotte dal palco dal regista Pascal La Delfa, che accompagna la protagonista in questo viaggio di andata e ritorno dal buio.
L’importanza della testimonianza
Verena è di Bolzano e ha 20 anni. Oggi vive a Innsbruck dove sta frequentando l’Università di Interpretariato da 2 anni e ha appena terminato l’Erasmus a Trieste, dove ha vissuto per un anno.
Oltre a questo, collabora con Il progetto di prevenzione di San Patrignano dal 2021, mettendo a disposizione la sua esperienza condividendola con migliaia di studenti di tutta Italia. Ogni anno mette da parte i soldi per fare 2 piccoli viaggi in paesi europei, perché vuole conoscere il mondo, ma soprattutto perché ha sete di vita. Perché la sua vita, non è sempre stata così.
Verena è arrivata a San Patrignano a 15 anni indirizzata dai servizi sociali e dal Tribunale dei Minori della sua città. È stata accolta dal centro minori femminile della comunità. Per i primi 6 mesi non capiva nemmeno dove era, tanti erano gli psicofarmaci da cui si doveva liberare. Alcool, poi cannabis, poi cocaina e infine eroina. Questa è la sua rapida escalation cominciata a 12 anni. L’escalation di una ragazzina che, come tanti altri della sua età, sbatte la porta della cameretta, sta a tavola con le cuffie, ha sempre il muso, a casa parla poco, ma magari a scuola va bene e allora il problema si pensa sia passeggero, sia un momento, che poi tutto passerà…
Ma a volte è necessario chiedere aiuto!
#LaTortaDiFede
Laboratorio interattivo per I° e II° medie
Un workshop interattivo che si struttura sulle scelte dei ragazzi. La nostra vita è divisa in “fette”, come se fosse una torta: alcune di queste decidiamo di dedicarle alla famiglia, altre agli amici, o alle passioni. Cosa riempie la nostra vita?
Con 3 diversi laboratori interattivi, i ragazzi possono strutturare in maniera semplice e guidata la “torta” della propria vita. Un lavoro che offre molti spunti di riflessione, dalla conoscenza di sé all’individuazione dei valori importanti della vita. Partendo dalla testimonianza di “Fede”, uno dei testimonial del progetto di prevenzione WeFree, gli studenti sono accompagnati in un percorso a puntate. Ogni puntata rappresenta una fase della vita di Fede, al termine della quale viene presentata la “torta” dei suoi interessi, le sue priorità e i suoi sogni. Durante il racconto Fede vive molte sensazioni, che lo portano prima a fare delle scelte sbagliate, fino al punto in cui chiede una mano ai suoi genitori e riesce a salvarsi, arrivando a San Patrignano. Ad ogni puntata, la sua torta cambia. Alcune fette vengono sostituite da altre cose, che in quel momento della sua vita sembrano più importanti di altre.
Il confronto con una storia di prevenzione strutturata su emozioni e sensazioni è facilmente accessibile ai ragazzi, che attraverso la torta di Fede accedono alla sfera emozionale e hanno una giusta modalità di confronto con i coetanei e gli insegnanti.
Questa attività è fruibile anche online.
Riflessi
Workshop interattivo per scuole superiori e scuole medie – classi terze
Il workshop interattivo “Riflessi” prende spunto dall’opera pirandelliana ‘Così è… (se vi pare!)’ ed è lo sviluppo di un progetto che porta all’interno delle scuole sia il teatro classico che un forte messaggio di prevenzione, coinvolgendo i giovani studenti degli Istituti Superiori in prima persona. Il riflesso di se stessi in uno specchio diventa io a confronto con me stesso e con gli altri. Un momento dedicato ai giovani, dove il movimento abbinato al teatro e alla danza, suggerisce spunti di riflessione sul modo di guardare se stessi e le persone con cui si entra in relazione, con particolare focus sulle dinamiche adolescenti all’interno dell’ambiente scolastico, del gruppo, dove spesso il giudizio, la paura di mostrarsi agli altri, la classificazione tra generi possono sfociare in atteggiamenti e comportamenti che possono fare male agli altri e a se stessi.