Poter chiudere gli occhi, tapparsi le orecchie e smettere di sentire quel costante rumore di spari e urla che avvolgono le strade di Hunts Point. Questo è ciò che vorrebbe fare la comunità di questo ghetto nel sud del Bronx, dove la povertà e la criminalità ti accolgono alla porta d’entrata, dove i ragazzi imparano a sopravvivere circondati da droga e prostituzione. Ma c’è ancora chi crede in questo posto, chi crede che tra quelle strade potrà esserci qualcosa di grande, di più stimolante e ambizioso.
Maria Torres, Paul Lipson, Mildred Ruiz e Stephen Sapp, vogliono poterlo dimostrare coinvolgendo i ragazzi più giovani del posto in attività artistiche come ballo, graffiti, hip hop, canto e attività circensi. Qualcosa per le strade di Hunts Point può cambiare.
Nel 1993 nasceThe Point, organizzazione no profit.
Il progetto The Point sostiene che i cittadini del South Bronx,soprattutto i giovani, debbano essere messi nella condizione di poter cambiare il loro quartiere collaborando per la ricostruzione artistica e culturale del luogo.
Grazie a The Point oggi, lungo le vie, i ragazzi ballano, cantano e si raccontano attraverso i graffiti, credendo finalmente in qualcosa di vero. Non hanno più bisogno di chiudere gli occhi per la paura di veder sparare l’ennesimo colpo, perché ciò che vivono, ora è unione, istruzione e speranza. Ciò che ora vedono è un luogo dove vale ancora la pena vivere.
Il video
Kellie Terry Sepulveda, la direttrice di The Point, che ci invia un messaggio.
La Photogallery
The Point
Bronx, New York