Il prezzo da pagare

Lui è il più figo della scuola. Tutte vorrebbero stare con lui e le mie compagne mi invidiano perché mi guarda sempre. È di quinta e quindi è molto più grande, io ho solo 16 anni e mi sento troppo bambina in confronto a lui

Ogni volta che i nostri sguardi si incrociano mi sento importante, accettata e notata. Ma non mi è mai venuto a parlare, forse non sono bella abbastanza. Io vorrei andare da lui per parlarci, ma so che ogni tanto fa quelle cose con i suoi amici, gli ho visti spesso che fumano e bevono. Mia mamma mi ha insegnato e ripetuto fin da piccola che quelle cose sono pericolose e che potrebbero portarmi sulla brutta strada. Io non fumerei mai una canna, già solo l’odore mi dà fastidio e ho visto alcune persone che sono state male dopo aver fumato, quindi ho anche un po’ paura. La mattina arrivo a scuola e vedo che lui viene nella mia direzione. Veramente sta venendo a parlarmi? Iniziano a sudarmi le mani e mi rendo conto che sto tremando. Mi piace già da due anni e finalmente ho una piccola speranza. “Ciao bella, ma ti va se stasera usciamo a bere qualcosa?” Sento il cuore che batte cosi veloce che sembra esplodere, le parole mi si bloccano in gola. Con molta fatica cerco di cacciare fuori un “Sì, certo che mi va, a che ora?”. “Ti passo a prendere io, alle 19.00.” Sa dove abito perché abitiamo nello stesso quartiere, non ci posso ancora credere che sia arrivato il momento. Tutta agitata e contenta vado dalle mie amiche e racconto quello che è appena successo. Vedo che alcune mi guardano con invidia, altre invece sono contente. So che mia mamma non sarà d’accordo,  perciò le dico che vado dalla mia amica a fare i compiti, tanto lei si fida e non mi fa ulteriori domande. Cerco di farmi bella, di truccarmi un po’ di più e mettermi dei vestiti carini. Quando vedo la sua macchina salgo velocemente senza farmi vedere  da nessuno e gli dico di partire chiedendo dove siamo diretti. Lui mi chiede: “Ti va se beviamo qualcosa”. Quando passiamo davanti al bar pensavo che si volesse fermare invece ha continuato a guidare e con aria innocente gli chiedo come mai non ci siamo fermati. “Ho qua una bottiglia pensavo di bere in macchina almeno siamo soli e abbiamo un po’ di tempo per parlare”. A me in quel momento andava bene qualsiasi cosa, a me bastava stare con lui. Ci fermiamo con la macchina e lui tira fuori una bottiglia di Vodka. Mi chiedo come potesse guidare dopo aver bevuto ma poi mi sono fatta prendere dal momento e non ci ho più pensato. Beviamo per un po’ e parliamo del più e del meno quando all’improvviso mi prende il viso tra le dita e mi accarezza. Sento un brivido che mi scende lungo la schiena, un’emozione fortissima e senza pensarci due volte lentamente appoggio le mie labbra sulle sue. Ci baciamo, un bacio profondo e coinvolgente, è mesi che sogno questo momento. Mi sento la persona più felice del mondo. Dopo qualche minuto lui mi guarda e mi chiede: “Ma quanto sei coraggiosa?”. Non capisco e chiedo: “In che senso?”. Lui senza esitare tira fuori una canna, già rollata. Sento il sangue gelarsi nelle vene. Cosa faccio adesso? Non gli posso mica dire che non voglio fumare, magari lui poi non mi vuole più. Ho finalmente raggiunto il mio obbiettivo, mi si è avverato un sogno, non si può infrangere ora. Accende la canna e tira molto tranquillamente. Con un gesto disinvolto me la passa e mi guarda. Dentro sto morendo, ma non voglio farlo vedere. Prendo la canna, faccio un paio di tiri e gliela ripasso. “Certo che sono coraggiosa, a me basta stare con te”. Mi guarda, mi bacia lentamente e ricomincia a fumare. La domanda che mi sono posta è: Qual’è il prezzo da pagare per stare con lui? Quando mi riporta a casa e scendo dalla macchina mi gira la testa. Ho mille pensieri, tormenti, non mi sento a posto con la mia coscienza. Mi sdraio sul letto e chiudo gli occhi, voglio solo dormire e far passare il tempo al più presto possibile per rivederlo domani.

Articolo di Sheila tratto da “Sanpanews-Voci per crescere” N 69 giugno 2022
Per scoprire come riceverlo: https://www.sanpatrignano.org/sostienici/sanpanews-voci-crescere