Il traguardo più bello

Pensavo di non farcela, ero troppo insicura. Non ho mai pensato di arrivare fino in fondo. Mi sarei arresa, mi sarei fermata. Avrei lasciato perdere. Troppa fatica, troppo sacrificio, troppe salite. E invece…

Mi chiamo Mary, sono in percorso a Sanpa da più di tre anni. All’inizio non è stato facile accettare di essere in Comunità, poi via via la strada da percorrere ha preso forma. Ho scoperto una passione, un piacevole toccasana: la corsa. Facevo tantissimi sacrifici per trovare il tempo e la voglia di andare a correre, mi piaceva molto andare al mattino presto, mi dava la giusta carica per affrontare al meglio la giornata. La mia tenacia e determinazione hanno fatto sì che dopo qualche tempo entrassi a far parte del gruppo podistico femminile. Ero emozionatissima il giorno in cui feci il colloquio con Virgilio Albertini, responsabile e coordinatore del team, e incontrai Fausta, l’allenatrice, una persona stupenda, comprensiva e soprattutto super positiva. Iniziai gli allenamenti e non nascondo che alla prima salita pensai: “Ma chi me l’ha fatto fare?” Però non ho mollato, volevo farcela a tutti i costi. I primi mesi sono stati davvero duri, volevo abbandonare il gruppo una volta sì e l’altra pure; non credevo assolutamente in me e in quello che stavo facendo. Fin quando arrivò novembre e partimmo per Verona per correre la mezza maratona 21 km. Chi l’avrebbe mai detto? Io iscritta ad una gara podistica?!? Non avrei mai pensato potesse accadere a me: io che per anni non ero riuscita a fare altro che trascinare faticosamente lungo le strade della mia città quell’involucro di me stessa ‘smangiato’ dalla droga. Ora invece avrei partecipato ad una competizione sportiva. Fu un’emozione stupenda sia la partenza con l’inno di Mameli che il traguardo con tanto di premiazione e medaglia. Dopo di allora ho partecipato ad altre gare che mi hanno regalato sensazioni bellissime. La corsa mi ha aiutato a trovare tantissima fiducia in me stessa e quando affronto una gara non mi importa se non sono in testa, l’importante è arrivare ugualmente al traguardo. Sicuramente se sono quella che sono ad oggi devo dire grazie a Virgilio e Fausta che hanno creduto in me fin dall’inizio, prima ancora che iniziassi a farlo io!
Mary