Perdonami

Perdonami se già quando ero dentro la tua pancia ti prendevo a calci, ma era solo un modo naturale per farmi sentire. Perdonami perché quando sono venuta al mondo pesavo più di quattro chili e le tue braccia faticavano a tenermi in braccio

Perdonami se già in tenera età ero così vivace e iperattiva da procurarmi bernoccoli a destra e a sinistra, un giorno sì e l’altro pure. Perdonami per averti fatto smuovere mari e monti perché volevo cambiare scuola a tutti i costi e non ho avuto mai il coraggio di spiegarti il motivo. Te lo scrivo qui, ora, su questo foglio: i compagni delle elementari mi bullizzavano e avevo tanta paura. Perdonami per non averti mai ascoltata quando mi dicevi che i fidanzatini che portavo a casa non erano quelli giusti e che io mi meritavo molto di più. Perdonami per non essere mai rientrata all’ora che mi dicevi tu, lasciandoti in ansia ad aspettare il mio ritorno. Perdonami per quel piatto di pasta che non ti ho mai cucinato, quando mi dicevi che avevi lavorato tanto, eri stanca e non vedevi l’ora di andare a riposare. Perdonami per tutte le bugie che ti ho raccontato per poter uscire con le amiche, andare in discoteca, fumarmi le canne assieme alla gente ‘giusta’. Perdonami per quell’amore ‘malato’ della mia adolescenza che mi ha logorata per tre anni. Tu lo detestavi. Mentre per me era tutto. Giovane, ero troppo giovane. Quante volte hai provato ad allontanarmi da lui, ma io non ne volevo sapere. Mi ha devastata, ci ha devastate. Perdonami per le menzogne spudorate che ti raccontavo per allontanarmi da te e andare al Sert per la terapia. Stavo cadendo sempre più in basso e tu… Perdonami per quel maledetto giorno in cui ti hanno detto che mi drogavo e ti è mancata la terra sotto i piedi. Perdonami se ho continuato a raccontartela e a raccontarmela: “non ci vado in Comunità, te lo prometto, ce la faccio da sola!”. Perdonami se ho rovinato il compagno della mia vita, quasi un figlio per te, trascinandolo nel mio fondo. Perdonami per tutte le volte che ho risposto “non ne ho voglia” ai tuoi inviti a cena o a pranzo, per potere stare un po’ insieme. Perdonami se ho buttato via la mia vita perfetta: un ragazzo che mi adorava, un lavoro che mi appagava, una casa piccola ma super accogliente, la mia macchina. Perdonami se non ti ho rispettata. Sono tornata a casa con te. Mi hai spalancato la tua porta e io… Non mi presentavo a cena, frequentavo la peggior gente, sparivo per giorni. Perdonami se quando avevi bisogno di me, io non c’ero. Te ne stavi andando, ti stavi spegnendo giorno dopo giorno e io pensavo solo alla mia schifosissima vita da tossica. Perdonami se non sono venuta a salutarti neppure quando sei volata via. Faceva troppo male. Perdonami se non sono riuscita ad aiutare e sostenere mio padre, l’uomo che hai avuto al fianco per quarant’anni. Perdonami se non mi sono mai accorta del tuo malessere e preoccupata della tua sofferenza. Perdonami per non essere stata la bambina che avresti voluto. Perdonami se non ti ho mai detto che ti volevo un bene dell’anima, ma ti giuro che è così e te ne vorrò per sempre. Perdonami mamma… ti prego perdonami.

Claudia