San Patrignano scende al Benelli di Pesaro con il suo progetto di prevenzione

Lunedì 14 e venerdì 18 gennaio due incontri fra i ragazzi della comunità e gli studenti dell’istituto pesarese

Norma, Federico, Emiliano, Javier e Michele hanno storie distanti, ma con un minimo comune denominatore, quella droga che li spegneva e li portava lontano da tutti i loro problemi. Poi la scelta di provare a rialzarsi, l’ingresso a San Patrignano e la rinascita. Storie che i ragazzi racconteranno lunedì 14 e giovedì 18 gennaio agli studenti dell’istituto tecnico professionale Benelli di Pesaro all’interno del progetto di prevenzione di San Patrignano, WeFree.

Saranno circa 400 gli alunni che nelle due giornate, suddivisi in quattro gruppi, potranno conoscere i ragazzi che hanno terminato il percorso in comunità e con cui si confronteranno sul problema dipendenze e sui rischi connessi all’uso di sostanze.

Una collaborazione, quella fra San Patrignano e l’istituto pesarese, nata in primis per favorire il percorso di studio dei ragazzi che all’interno della comunità scelgono di portare avanti da privatisti  gli studi odontotecnici, poi per permettere agli studenti dell’istituto Benelli di partecipare agli eventi scientifici organizzati all’interno della comunità e infine proprio per favorire tali attività di prevenzione.

“Il progetto di prevenzione portato avanti da San Patrignano è davvero valido – spiega la professoressa Lucia Ercolani, referente per l’istituto – Non è da tutti i giorni coinvolgere e interessare gli studenti con la capacità dei ragazzi che vengono da San Patrignano. I nostri studenti hanno voglia di confrontarsi su argomenti a loro vicini e farlo con chi ha vissuto in prima persona il dramma della tossicodipendenza è un valore aggiunto. L’idea di fare prevenzione è un’esigenza che nasce dagli stessi ragazzi e in questo caso con grande piacere assecondiamo il loro desiderio”.

“Sono certa che gli studenti si ritroveranno almeno in parte nei racconti dei nostri ragazzi – spiega Silvia Mengoli, una delle responsabili del progetto WeFree – Storie che parlano di bullismo, di rapporti familiari difficili, di fatica ad integrarsi e a farsi accettare. La speranza è che le loro storie possano essere uno spunto di riflessione per tutti gli studenti e che da queste possa nascere una discussione costruttiva”.

La formula degli incontri di WeFree è quella del peer to peer, la comunicazione tra pari, con l’obiettivo di arrivare a toccare il cuore degli studenti e portarli a riflettere su se stessi e sulle proprie scelte di vita. È proprio con questo approccio che, dal 2002, i ragazzi della comunità portano in tutta Italia le loro testimonianze dirette raggiungendo ogni anno circa 50.000 studenti con il loro messaggio di uno stile di vita positivo e responsabile.