Con parole mie

Dicono che hai sempre qualcosa da rimpiangere, qualcosa da dimenticare. Secondo me non è così. Arriverà un giorno, in cui tutto si risolverà. Il giorno in cui avrai visto il tuo passato così da vicino da esserne amico, il giorno che ti guarderai intorno e non ti vergognerai più di farlo, perché niente può scalfirti. Il giorno in cui qualcuno ti avrà impresso dentro di sé. Quel giorno arriverà per tutti, magari si sarà soli, o magari no, magari avremmo la fortuna di essere i primi ad arrivarci.

Sembra così lontano e miracolato che a volte pensi se sia possibile che esista quel giorno. Pensi che sia lontano a tal punto che le tue gambe non bastano a raggiungerlo e ce ne vogliano delle altre, più forti, più lunghe e rapide. Poi ti rendi conto che quello che stai dicendo e pensando è una enorme cavolata. Le tue bastano e avanzano. Allora continui, lo sogni, delle volte ti svegli la mattina e sembra che durante la notte tu abbia lottato per tenerti quel piccolo segreto dentro di te, ti svegli stanco. Colleghi giorni e notti e non trovi mai i momenti quando comincia una e finisce l’altra. Scopri che dentro di te c’è un mondo di idee. Idee che ti fanno male, irriverenti e sincere, dolci e geniali. Hai paura che a qualcuno non possano piacere e allora te le tieni dentro. Quel giorno invece queste usciranno inerpicandosi fino alla lingua e lasceranno solo uno schiumoso sapore di libertà alla gola.

Scopri che tutto è un attimo, che magari anche questo che stai vivendo ora finirà subito, magari sì, anche quello che hai bramato così tanto finirà lì. Io sono dell’idea che gli attimi si perpetreranno dentro di noi per sempre, sono sicuro che questi non ci lasceranno, che in ogni momento, quando ci sentiremo soli, quando ci renderemo conto di quanto sia dura stare lì fuori in mezzo a tutta quella gente, in mezzo a tutte quelle idee altrui che tanto ci spaventano, gli attimi torneranno. Sono dentro in fondo, in quella zona a cui nessuno sa dare nome, usciranno scaturendo un contraccolpo indimenticabile, così forte che saremo costretti a stringere i pugni per fa sì che questo non si perda in giro. I nostri ricordi esploderanno forti come non mai, i nostri occhi non potranno nulla, dovranno tacere, fermarsi e vedere veramente il perché.

Allora non saremo più soli, allora saremo ad un passo da quell’attimo che abbiamo sempre desiderato, allora ci sentiremo realizzare negli altri, allora saremo un grande libro a colori, e vorremo leggerci sempre. Gelosi di noi stessi vagheremo liberi una volta per tutte. Calpesteremo il dolore senza offendere nessuno. Saremo leggeri, ma colmi di cose, di idee e di pensieri un giorno non molto lontano, ne sono certo, ogni ora che passerà ci nutriremo di quell’idea, di quel desiderio così impavido. Saremo fieri di dire che siamo quello che siamo, solo perché abbiamo sbagliato più degli altri, nasciamo dall’errore per perfezionare il giusto, noi siamo il prodotto di quello che fa paura, del lato della vita di cui tutti si vergognano di esserne parte. Siamo quelli che hanno guardato questo lato, l’abbiamo visto e conosciuto meglio di chiunque altro, gli portiamo rispetto, perché sappiamo di essere anche quello…. Siamo anche l’errore e la paura, siamo la correzione e la tenacia. Indimenticabili per noi stessi, saremo il nostro libro referito. E sarà lì che arriverà quello di cui tutti parlano, quella sensazione, meglio della droga e del sesso, colmo di sbavature ma così perfetto, il giorno in cui, finalmente… staremo bene.

 

Kidane

 

Tratto da “SanpaNews”. Scopri come riceverlo.