1 settembre

Da 19 anni questa data non è più semplicemente il primo giorno di settembre che segna, in un qualche modo, la fine dell’estate.

Il 1 settembre si chiama Alessio e così è per tutti coloro che ti amano.

Ogni anno è stato un giorno vissuto con emozioni differenti…forti!

19 anni fa a quest’ora (16.10) eravamo tutti insieme in ospedale ad aspettarti. La tua mamma pacata come sempre non ha cacciato un urlo, ha sofferto in silenzio. Io, tuo papà e la nonna Anna ci alternavamo per darle forza. Poi in serata finalmente sei arrivato.

Per tanti anni sei stato il principino di casa e il tuo compleanno ricorreva sempre come una festa di famiglia, con foto, filmati e tanti regali.

Ricordo ancora le prime feste con gli amichetti sotto casa, al campetto a giocare a pallone…forse io non c’entravo niente, ma col cavolo che mi perdevo il tuo compleanno!

Poi ci sono anni di vuoto, di grande vuoto…non so neanche se con noi hai festeggiato i tuoi 15, 16, 17 anni. D’altronde in quegli anni non c’eri mai nemmeno ai nostri compleanni…forse, costretto da tua madre, ci facevi una telefonata per gli auguri. Scommetto che questo non te lo ricordi, tu nemmeno ti accorgevi di trascurare tutta la tua famiglia, eri troppo concentrato su te stesso! In quegli anni per regalo ci hai sempre chiesto soldi e noi ti abbiamo accontentato…sappiamo tutti che fine hanno fatto quei soldi.

Poi è arrivato il tuo 18esimo compleanno. Non so come hai fatto, ma sei riuscito a far credere a tutti noi che stavi iniziando una nuova vita, che il peggio era passato e ti abbiamo festeggiato tutti insieme con una falsa serenità nel cuore. Foto, candeline, baci e abbracci. Anche lì c’hai chiesto soldi, ma io un paio di pantaloni ho voluto farteli lo stesso. E ho fatto bene: credo che il 30 di settembre quei soldi erano già finiti…e questa volta erano anche tanti…lo sai che in generale siamo un po’ “tirchietti”, ma 18 anni vengono una volta sola!

Che ansia, che sofferenza!!!!! Un anno vissuto nel buio più totale, con la paura che potesse accadere qualunque cosa; con tua madre che dimagriva di giorno in giorno, i nonni che soffrivano e pregavano in silenzio, tuo fratello e i tuoi cugini che ti cercavano e si facevano domande, i tuoi zii in balia più totale, tuo padre che ha tentato a suo modo di sorreggere tutti.

Poi, come un “angelo custode” è arrivato il nome San Patrignano e lì, dopo una discesa verso il baratro iniziato da alcuni anni, è iniziato un cammino in salita ma di rinascita nel quale abbiamo tutti creduto, a tal punto da convincere anche te.

Oggi 1 settembre 2015 mi manchi immensamente, ma lontana da te gioisco con te. Oggi sei al sicuro, sei in compagnia di persone vere; come dice Mengoni, sei con persone che hanno tolto le maschere e hanno il coraggio di essere umani. E tu ti stai impegnando a togliere quella maschera, o meglio, quelle maschere? Oggi spegni le tue 19 candeline con orgoglio per quello che stai facendo, esprimi un desiderio…e goditi il compleanno che segna la data della tua rinascita.