La Compañhia Urbana De Dança sarà al WeFree Day!

Loro vengono dal Brasile e più precisamente da Rio de Janeiro, e dal 10 ottobre saranno in giro per l’Italia con il WeFree Tour che si concluderà il 15 ottobre a San Patrignano con il WeFree Day!
Che dire? Siamo onorati di avere tra le Experience da farvi conoscere la Compagñia Urbana de Dança, composta da gente nata e cresciuta per le strade dei quartieri poveri di Rio, le famose favelas. Posti in cui povertà e degrado sono i protagonisti principali e violenza, droga e prostituzione sono le uniche prospettive con cui chi nasce in quei posti impara ad avere a che fare.

Finché qualcuno dice no, un’alternativa c’è. Un’alternativa alla disperazione e al nulla c’è sempre.
Lei si chiama Sonia Destri, è una giovane coreografa carioca che dopo dieci anni passati lontano da Rio de Janeiro, la sua città, decide di tornare. Qui entra in contatto con alcuni ragazzi delle favelas con cui scopre di avere una passione in comune: ballare. L’incontro è sfolgorante e da allora non si sono più lasciati, mettendo insieme spettacoli mirabolanti, che hanno fatto il giro del mondo: Parigi, Londra, Los Angeles, Tokyo.
Ma la loro sala prove rimane sempre lì, nel cuore dei bassifondi di Rio, dove la sera, per una ragazza, è troppo pericoloso arrivare. Ecco perché i ballerini sono tutti uomini.

Nella loro pagina di MySpace si legge: “La compagnia è una forma urbana di socializzazione che ha inventato un nuovo linguaggio coreografico che si articola attraverso un vocabolario specifico. Il loro lavoro parte delle radici culturali Brasiliane per dialogare con i contemporanei trend di danza urbana”

E questa bellezza e ricchezza trapela ancor meglio dalle loro parole:
“Le nostre gambe sono a Rio, la nostra testa a Los Angeles, le nostre braccia grandi e aperte sono tra New York e Tokio, siamo una compagnia fatta di danza urbana, di breakdance, con movimenti sensuali ed emotivi come la samba ma che conservano lo spirito delle strade e dei ghetti, che si intrecciano con le culture e i riti di questi b-boy.”

Ed ecco un esempio pratico: un video di un loro spettacolo portato in Francia nel 2010