Prima di diventare una B-girl

Essere timidi, sentirsi sempre un passo indietro agli altri. Credere che ciò che pensiamo, proviamo e diciamo sia sempre poco importante.
Sentirsi parte di un mondo, ma di un mondo coperto dalla paura di fare una battuta, di fare una domanda, di ridere quando tutti sono in silenzio, di gridare quando tutti parlano, di guardare negli occhi qualcuno senza poi abbassarli.
Di dare una risposta giusta o sbagliata che sia, ma comunque la nostra risposta.
Quindi è meglio tacere per non rischiare di trovarci al centro dell’attenzione, per non rischiare di parlare da soli. E’ meglio che qualcuno risponda per noi e che dica ciò che noi avremmo voluto dire.
Kareen, 21 anni, di Toronto prima di diventare una B-girl della Unity Charity era tutto questo.
Non una voce, non una parola, solo il silenzio o qualche piccolo gesto solo per far vedere che esisteva.
Poi, un passo e un altro ancora, di sottofondo la sua musica e in un attimo il suo ballo.
Balla da sola, a casa e a scuola, finchè riesce a ballare in pubblico. Si esibisce davanti a tanta gente e sente che può farlo, che non ha più così paura. Ballare diventa la sua arma per lottare contro quel timore, quell’angoscia che l’ha sempre tenuta un passo indietro a tutti e oggi quell’ arma la porta lì, ad un passo davanti al mondo.