La Mia Città

Penso al binario della stazione San Vitale, a quel buco pieno di sporcizia dove andavo a rifugiarmi. Penso a quello spiazzo in via Fioravanti dove il pavimento era un tappeto di spade. Penso al muro dell’ex manifattura tabacchi dove gli ‘spaccini’ stazionavano ad ogni ora del giorno e della notte e penso a tutte le ambulanze che hanno portato via disperati in overdose.

Ricordo la strada che percorrevo dalla stazione al muro dove ‘scollettavo’ le monete che mancavano per raggiungere una felicità irrisoria.

Penso alla fabbrica occupata dove ‘sopravvivevo’ e ai topi che vagavano ovunque, di certo più piacevoli delle persone con cui condividevo la vita di ogni giorno.

Ricordo la solitudine di ogni luogo di questa parte di Bologna, ma non dimentico la bellezza di alcuni luoghi che adoravo. Piazza Santo Stefano piena di universitari; Bologna vista dalla chiesa di San Michele in Bosco: uno spettacolo da togliere il fiato. I muri dei palazzi pittati dai writers del quartiere San Donato. Il silenzio notturno che incontri dietro piazza San Domenico. Ripenso a ogni portico che mi ha riparato dalla pioggia dei temporali improvvisi.

Ricordi strazianti di luoghi di una città che porto nel cuore e che adoro sopra ogni altra; ricordi che non scompariranno mai del tutto, ma verranno sostituiti da altri più sereni, sempre vissuti lì nella mia amata Bologna.
Eleonora
 
Tratto da “SanpaNews”. Scopri come riceverlo.