Contro la droga educazione e conoscenza

Angelino Alfano: “Risposta al problema droga non può non prescindere dall’educazione e dalla conoscenza”

Il ministro della Giustizia: “rispetto alla tossicodipendenza va abbandonato approccio minimal”.

Angelino Alfano, ministro della Giustizia è intervenuto questa mattina al Forum “Dipende da noi”, svoltosi nell’ambito della manifestazione “WeFree Day” giornata di prevenzione alla droga organizzata dalla comunità di San Patrignano.

“Il problema droga è una sfida globale che richiede una risposta globale”, ha detto il Guardasigilli che per la prima volta ha visitato la comunità fondata da Vincenzo Muccioli. Il Paese paga per la tossicodipendenza un costo in termini di processi, situazione detentiva, sicurezza sociale e assistenza. La somma di questi quattro costi non è nulla rispetto al costo più grande in termini di infelicità, al rischio di una generazione di giovani declinante, sempre più incapace di sperare. A tutto questo si possono dare due generi di risposte, una cinica, “sono fatti suoi” che alla fine scarica sul sistema Paese ma non funziona nemmeno il moralismo, di chi pretenderebbe di insegnare cosa è la felicità”.

“La risposta all’emergenza droga– avverte il ministro – non può essere semplice e soprattutto non può articolarsi sul breve periodo, sarebbe solo pura illusione. Qualche dato: in ambito carcerario il 23% dei detenuti è tossicodipendente, su 68.000 ben 15.000 persone sono tossicodipendenti, i consumatori di cocaina sono passati dal 2001 al 2010 da 400.000 persone a 1 milione. Il fenomeno richiede una risposta educativa; assistenza e contrasto criminale. In mezzo va contemplata anche una fase intermedia importante, il reinserimento”.

La lotta a questo problema richiede impegno sinergico e globale che preveda una cooperazione giudiziaria di latitudine mondiale. Il titolare del dicastero della Giustizia ha poi sottolineato l’importanza del valore dell’educazione e della conoscenza “senza la quale non può esserci scelta responsabile”. Secondo Alfano rispetto alle tossicodipendenze va abbandonato un approccio minimal – “se non si abbandona non si vince” – anche se la risposta giudiziaria da sola non basta: “Bisogna tornare a inoculare nelle nuove generazioni l’orgoglio e la voglia di vivere”.